Premessa: Da fine 2021 la CMSi chiede un confronto scientifico istituzionale, sinora non avvenuto, per mettere in discussione con dati e prove scientifiche politiche sanitarie ritenute disfunzionali.
La rischiata approvazione in gennaio 2024 di un’incredibile bozza di Piano di Preparazione e Risposta Pandemica, denunciata nel Comunicato 12 CMSi, poteva compromettere il futuro, nell’inconsapevolezza del Paese e di gran parte del Parlamento. Ora il rischio si può ripresentare.
Inoltre, è oggi pubblicata una ricerca scientifica italiana che mostra che i vaccinati con 1, 2 e ≥3 dosi sono morti nel 2021-22 più dei non vaccinati. Il tema va affrontato con un dibattito urgente, non sarebbe responsabile guardare altrove e continuare a propagandare richiami.
La recente proposta del Senatore Borghi di abolire l’obbligo dei vaccini pediatrici introdotto dalla Legge Lorenzin ha suscitato un vespaio. E la Federazione Italiana Medici Pediatri l’ha subito bollata come “priva di qualsiasi fondamento scientifico”. Eppure è vero il contrario, come mostrano i dati scientifici ed epidemiologici raccolti da 31 Associazioni
Analisi critica della mortalità dall’insieme delle cause in relazione allo stato vaccinale nella provincia italiana di Pescara, negli anni 2021-2022 (pag. 7-11)
In precedenti numeri di questa Lettera [1,2] avevo già dato anticipazioni dei risultati della ricerca discussa in questo contributo, [3] e nella scorsa Lettera di Maggio [4] avevo mostrato gli sconvolgenti aumenti di mortalità da COVID-19 (la malattia da cui i vaccini dovrebbero proteggere) negli inoculati con 1, 2 o 3 dosi di richiamo in otto Paesi europei, tra cui l’Italia. La documentazione è stata tratta dal Report dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) dell’8 aprile 2024. [5] Il follow-up nel Report ECDC si fermava a luglio 2023, quando ancora la perdita di efficacia vaccinale con booster, rispetto ai soggetti con solo ciclo di base da circa 6 mesi, non aveva raggiunto la significatività statistica. Ma gli intervalli di confidenza apparivano drammaticamente sbilanciati verso l’aumento di mortalità, con un deterioramento progressivo nei mesi che lasciava supporre un definitivo tracollo, se solo il follow-up fosse proseguito un poco di tempo in più.
Il contributo odierno, ancora più sostanziale, fa riferimento a un importante articolo pubblicato su Microorganisms, [3] rivista biomedica di prima fascia (indicizzata, su PubMed, con Impact Factor 4,1). Si tratta di un deciso passo avanti, perché (di)mostra al meglio delle attuali possibilità che le vaccinazioni antiSARS-CoV-2, ribattezzate antiCOVID-19 da quando è diventato notorio che non proteggano dall’infezione, non hanno protetto neppure dalla mortalità totale. Anzi, in una provincia italiana di 300 mila abitanti è accaduto l’esatto contrario. E questo già nel periodo da gennaio 2021 a dicembre 2022, quando i vaccini godevano ancora di un credito quasi generale…
Che cosa fa di questa ricerca un avanzamento così importante? Il fatto che ai risultati si è giunti:
Scienziati di rilievo mondiale come il matematico e Professore di Rischio Norman Fenton e lo statistico bayesiano Prof. Martin Neil (della Queen Mary University di Londra) avevano già espresso un forte appoggio alla nostra ricerca quando era comparsa in preprint sul repository della rivista Epidemiologia e Prevenzione (dov’è tuttora pubblicata nella versione non ancora migliorata con i suggerimenti e rilievi dei revisori). [7] Adesso sono subito tornati a congratularsi sul loro celebre Where are the Numbers? [8] Uniche considerazioni sul loro apprezzatissimo commento: la provincia di Pescara non raggiunge il quasi milione di abitanti, come dicono con entusiasmo, ma comunque ne conta 300 mila. E non abbiamo corretto per il Healthy-vaccinee bias, come potrebbe far pensare il gioco di parole cui ricorrono Fenton e Neil (un-healthy-vaccinee bias, che in realtà si riferisce alla correzione multivariata per le patologie che affliggevano i deceduti, dunque più propriamente al confounding by indication). Se avessimo potuto correggere anche per il Healthy-vaccinee bias, cosa ad oggi impossibile per i motivi spiegati nel nostro articolo, è probabile che lo svantaggio dei vaccinati sarebbe stato ancor maggiore… [per comprendere che cosa sia e quanto possa pesare l’healthy-vaccinee bias, si invita a visionare le tre ulteriori slide riprodotte alla fine di questo contributo, o ad approfondire su MedCheck [9]
E peggio ancora se avessimo potuto anche fare una correzione per i bias di categorizzazione dei diversi stati vaccinali, che nel testo definiamo - come ha fatto Peter Doshi [10] - “case-counting-window bias”, altrimenti descritti come “illusione statistica” o “cheap trick” da Fenton e Neil [11] (correzione impossibile per la manipolazione a monte dei dati con lo shift dei 14 giorni, o attribuzione allo stato vaccinale precedente di quanto accade dopo ogni inoculo, tuttora previsto dai criteri ISS). [chi voglia approfondire questo grave e diffuso errore metodologico potrà farlo qui: Pacchetto N 4 - Errori metodologici (quasi?) universali che aumentano in modo illusorio efficacia e sicurezza dei vaccini COVID nelle ricerche di disegno osservazionale | CMSi (cmsindipendente.it), anche grazie a una più amichevole illustrazione in italiano a cura dell’epidemiologo Prof. Stefano Petti].
Per non dire dell’ulteriore peggioramento per i vaccinati, se i dati si potessero correggere per l’effetto harvesting, dovuto al fatto che i fragili più suscettibili ai danni da vaccino muoiono nel ricevere le prime dosi, dunque non sono più in vita per morire dopo la 3a dose e le successive…
Per concludere, come già osservato da Fenton e Neil nel precedente commento al nostro articolo su EpiPrev [7] “this is clearly the best quality study we have available on Covid-19 vaccination to date”. È un passo avanti potenzialmente decisivo per ristabilire una verità censurata e negata, nel riconoscere la quale persistono barriere diffuse anche all’interno di élite culturali.
A cura di Alberto Donzelli
2) bias (errore sistematico) del vaccinato sano (e/o meno prossimo al fine vita)
Insidie palesi e nascoste nel Nuovo Trattato Pandemico OMS e negli emendamenti ai Regolamenti Sanitari Internazionali (RSI 2005).
Rischi per la sovranità nazionale e la democrazia
Premessa: da novembre 2021 la CMSi chiede un confronto scientifico istituzionale, per mettere in discussione con dati e prove scientifiche la parte di politiche sanitarie che riteniamo disfunzionale. Il confronto, negato sino a poco fa, pare ora finalmente inaugurato con il nuovo Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ma il precipitare di eventi come la rischiata approvazione di una incredibile bozza di Piano di Preparazione e Risposta Pandemica poteva compromettere il futuro, nella inconsapevolezza di gran parte del Parlamento e del Paese.
Oggi però tutto rischia di riproporsi in modo drammatico su scala globale, se fossero approvati il Nuovo Accordo/Trattato Pandemico e gli emendamenti ai Regolamenti Sanitari Internazionali (RSI) OMS, anche nell’ultima versione circolata, edulcorata solo in apparenza, che andiamo ad analizzare.
Scarica il comunicato CMSi 13 - Insidie palesi e nascoste nel Nuovo Trattato Pandemico OMS
Prof. Jay Bhattacharya - Gestione Covid: Great Barrington Declaration e censura dell'informazione scientifica
LINK AL VIDEO (ENG with ITA translation)
Dr. Meryl Nass - The WHO is getting into the business of proliferating biological warfare agents: what we can do?
LINK PRIMO INTERVENTO (ENG) DOWNLOAD SLIDE
The risks of the new pandemic treaty and amendments to the WHO international health regulations
LINK SECONDO INTERVENTO (ENG) DOWNLOAD SLIDE
Dr. Norman Fenton - The illusion of efficacy and safety for vaccines and other public health interventions
LINK AL VIDEO (ENG) DOWNLOAD SLIDE
LINK AL VIDEO (ITA)
Dr. Alberto Donzelli - L'efficacia vaccinale COVID-19 diventa negativa. Quantificazione degli eventi avversi vaccinali e della mortalità associata
LINK AL VIDEO (ITA) DOWNLOAD SLIDE
Dr. Katarina Lindley - is WHO your doctor?
LINK AL VIDEO (ENG) DOWNLOAD SLIDE
LINK AL VIDEO (ITA translation)
Sen. Ralph Babet - Inchiesta sull'eccesso di mortalità in Australia in associazione con le campagne vaccinali COVID-19
LINK AL VIDEO (ENG sub ITA)
Liz Gunn - Eccesso di mortalità in Nuova Zelanda in associazione con le campagne vaccinali COVID-19
LINK AL VIDEO (ENG sub ITA)
Prof. Masanori Fukushima - vaccination mRNA for COVID-19 and unprecedented disaster: acute death and increased cancer mortality rate
LINK AL VIDEO (JAP original)
LINK AL VIDEO (ENG translation)
LINK AL VIDEO (ITA translation)
Prof. Eduardo Missoni - La "cattura del regolatore": perchè non approvare le modifiche agli strumenti dell'OMS
LINK AL VIDEO (ITA) DOWNLOAD SLIDE
LINK AL VIDEO (ITA sub ENG)
Prof. Reginald M.J. Oduor - Critic of the World Health Organizations planned pandemic measures for Africa
LINK AL VIDEO (ENG sub ITA)
Catherine Austin Fitts - Global financial scenario, CBDC and digital control grid
LINK AL VIDEO (ENG)
LINK AL VIDEO (ITA translation)
On. Rob Roos - The relationship between the EU and the WHO
LINK AL VIDEO (ENG)
LINK AL VIDEO (ITA translation)
Sen. Thomas Pressley - Has Louisiana started the domino effect?
LINK AL VIDEO (ENG)
LINK AL VIDEO (ITA translation)
Sen. Ron Johnson - messaggio per il convegno CMSi
LINK AL VIDEO (ENG sub ITA)
Dr. Wolfgang Wodarg - The WHO and the abuse of conferred power
LINK AL VIDEO (ENG) DOWNLOAD SLIDE
https://youtube.com/live/QQ7RpaFMdhI?feature=share
https://youtube.com/live/WYv-WSrPm04?feature=share
https://live.childrenshealthdefense.org/chd-tv/events/perspectives-of-the-who-from-advisory-body-to-world-government-or-apr-19/perspectives-on-the-who-from-advisory-body-to-world-govt-apr-19/
https://twitter.com/CMSindipendente
DIRETTE FACEBOOK CENSURATE
https://www.facebook.com/events/1101378461139232/
https://www.facebook.com/events/1797282117436419/
Il programma di oggi:
Today's program:
IL LINK PER LA DIRETTA VIDEO DELL'EVENTO COMPARIRA' SU QUESTA PAGINA GIOVEDì SERA 18 APRILE.
Interverranno:
Dr. Meryl Nass - Medico e ricercatore esperta in armi biologiche e OMS - Presidente di Door to Freedom - Consigliera Scientfica di Children’s Health Defense
Prof. Jay Bhattacharya – Professore di medicina, economia e ricerca in politiche sanitarie Università di Stanford. Direttore del Centro di Stanford Demography and Economics of Health and Aging
Dr. Norman Fenton - Matematico, Professore emerito di Risk Information Management all’Università Queen Mary di Londra e membro del Gruppo HART (Health Advisory and Recovery Team)
Dr. Alberto Donzelli - già Dirigente Medico di Sanità Pubblica e membro del Consiglio Superiore di Sanità - Presidente Fondazione Allineare Sanità e Salute - Coordinatore Commissione Medico-Scientifica Indipendente
Dr. Katarina Lindley - Medico, Osteopata - Presidente di Global Health Project e Direttore del Global Covid Summit
Senatore Ralph Babet - Membro del Senato Australiano
Onorevole Rob Roos - Eurodeputato, Vicepresidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei
Prof. Eduardo Missoni - Medico, docente Salute Globale e Sviluppo presso SDA Bocconi e Università Milano Bicocca
Prof. Reginald M.J. Oduor, Professore Associato di Filosofia presso il Dipartimento di Filosofia e Studi Religiosi dell’Università di Nairobi, Kenya.
Catherine Austin Fitts - Banchiera d’invesmento, già assistente segretario degli USA per l’edilizia, Presidente di Solari, Presidente di Children’s Health Defense Europe
Avv. Philipp Kruse - Esperto di diritto tributario svizzero, diritto internazionale e diritti umani
Senatore Thomas Pressly - Membro del Senato della Louisiana - Proponente PdL relativo ad organizzazioni internazionali
Senatore Ron Johnson - Membro del Senato degli U.S.A.
Dr. Wolfgang Wodarg - Medico tedesco già membro del Bundestag e membro onorario dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, esperto di Salute internazionale e di corruzione in Sanità
Senatore Claudio Borghi - Gruppo Lega
Rassegna di studi su trasmissione dell’infezione in età pediatrica, effetti della chiusura delle scuole, ecc. (a cura Prof. Sara Gandini) - download -
Mascherine, esempi di riferimenti bibliografici non citati nel Piano Preparazione Pandemica 2024-28 - download -
Selezione di alcuni articoli sui danni sanitari da lockdown e restrizioni - download -
L’Assemblea mondiale dell’OMS di fine maggio 2024 chiamerà i Paesi membri ad approvare il Nuovo Trattato Pandemico e gli emendamenti agli attuali Regolamenti Sanitari Internazionali, in vigore dal 2005.
I contenuti, nella forma finora anticipata (ma la negoziazione sta procedendo nell’assoluta segretezza), se approvati in quei termini, andrebbero a configurare una minaccia mondiale di inaudite proporzioni per i paesi, che consegnerebbero un potere smisurato all’arbitrio dell’OMS. Occorre prenderne rapida consapevolezza, e mobilitarsi perché il Governo respinga un incredibile attacco alla sovranità e indipendenza nazionale.
Gentile Dirigente Scolastico,
Gentile Presidente del Consiglio di Istituto,
Gentili Docenti,
Vi scriviamo in rappresentanza di un nutrito gruppo di psicologi e di associazioni professionali, diffuso su tutto il territorio nazionale, aggregatosi in vista dell'approvazione del nuovo Codice Deontologico degli Psicologi. Le nostre azioni vanno a favore della tutela dei diritti dei bambini, dei ragazzi, della cittadinanza tutta e non solo della categoria.
Con il presente comunicato, in qualità di psicologi e professionisti della salute mentale, intendiamo sensibilizzare e sollecitare la scuola a tutelare i propri alunni, ponendo un argine alla situazione che esponiamo qui di seguito, che riteniamo essere assai preoccupante.
Abbiamo appreso dalle testate giornalistiche e da un intervento al Festival digitale popolare del 7 Ottobre 2023 a Torino, che Pfizer Italia, in collaborazione con la Fondazione Golinelli e la Fondazione Media Literacy, porteranno un progetto nelle scuole contro la disinformazione e “per una migliore alfabetizzazione medico-scientifica di studenti e professori”.
Dall’intervento sul progetto presentato al Festival digitale popolare, nel quale è stato negato il contraddittorio richiesto più volte da persone tra il pubblico, abbiamo appreso che Pfizer vorrebbe “istruire” gli studenti su come discernere le informazioni corrette dalle fake news, affidandosi anche ai fact checker. Pfizer ha parlato di come, durante la pandemia, i social siano diventati un veicolo di fake news e dell’importanza di controllarli al fine di far circolare la corretta informazione.
La notizia, rispetto alla quale non è stato fatto alcun comunicato ufficiale né da parte della casa farmaceutica né dalle fondazioni che vi collaborano, ci appare a dir poco paradossale, soprattutto considerando gli oscuri trascorsi e il pessimo curriculum giudiziario del gigante farmaceutico Pfizer, il quale, come è noto, si è macchiato negli anni di numerosi e gravi reati contro la persona, anche ai danni di minori(1).
1 Ci riferiamo ai fatti accaduti in Nigeria e legati alla sperimentazione illegale del Trovan, a causa della quale un centinaio di bambini sono rimasti ciechi o paralitici, hanno sviluppato malformazioni oppure sono morti; poi ai casi relativi ai farmaci Zoloft (somministrato a donne in gravidanze nonostante il rischio di malformazioni fetali), Protonix (anche in tal caso per l’uso off-label), Neurontin, Bextra, Zyvox e via discorrendo. Inoltre, la Pfizer ha già totalizzato 47 condanne e nel 2009 ha dovuto pagare una multa di 2,3 miliardi di dollari per marketing fraudolento, definita dallo stesso Governo degli Stati Uniti “la più grande sanzione per frode sanitaria nella storia del Dipartimento di Giustizia”
https://www.justice.gov/opa/pr/justice-department-announces-largest-health-care-fraud-settlement-itshistory
Il caso odierno spinge nuovamente più avanti la linea di confine: ci chiediamo sulla base di quale criterio pedagogico ed etico una multinazionale americana, la Pfizer, peraltro in evidente conflitto di interessi, visto l’innegabile ritorno economico e d’immagine, dovrebbe occuparsi dell’alfabetizzazione scientifica di docenti e studenti italiani, per lo più minorenni, arrogandosi l’autorità di stabilire e insegnare che cosa sarebbe una fake news e che cosa invece “buona” scienza.
Più che di divulgazione scientifica, questa ci appare una palese operazione di marketing e una forma di pressione inaccettabile da parte di un’azienda privata, che arriva addirittura a giustificare la censura.
La commistione di interessi pubblici e privati non è purtroppo una novità in ambito scolastico: da molti anni vediamo una penetrazione sempre più profonda di enti e di aziende private di diversi settori produttivi che promuovono i loro prodotti o le loro idee nelle classi con il pretesto di “progetti educativi” relativi a una sana alimentazione, a salutari abitudini di vita, all’alfabetizzazione economica ecc., allo scopo in realtà di “educare” i giovani a comportamenti funzionali non al loro benessere o alla loro crescita, ma alle esigenze del mercato.
Ci sembra assai grave che nemmeno di fronte alle scuole e ai ragazzi si fermino il condizionamento del mercato e la ricerca del profitto e che, anzi, proprio bambini e ragazzi diventino uno dei principali bersagli delle strategie di marketing.
Vorremmo quindi evidenziare i rischi di tale operazione, che vede Pfizer come portatrice – o addirittura come l’unica detentrice – della corretta informazione scientifica.
Riteniamo oltremodo preoccupante l’idea di affidare l'educazione scientifica dei nostri ragazzi alle aziende farmaceutiche, che hanno imperniato tutta la loro politica commerciale sull’ampliamento del mercato, includendo sempre più ampie fasce di utenti come consumatori potenziali per i loro prodotti. In questa strategia commerciale rientra il disease mongering(2), ovvero la mercificazione della malattia e l’incoraggiamento all’uso di farmaci non necessari. Ne è un esempio l’aumento di diagnosi psicopatologiche e psichiatriche tra i giovani e il consumo indiscriminato di prodotti farmaceutici, pur in assenza di chiare patologie.
2 Sul disease mongering è illuminante il documentario della RAI Inventori di malattie di Silvestro Montanaro.
L’intromissione di corporation private dentro scuole superiori e università configura un altissimo rischio di patologizzazione della normalità, funzionale ad alimentare il mercato del farmaco, perché produce, in risposta a presunte patologie, “cure” farmacologiche che spesso hanno come bersaglio principale i minori.
Già ora l’abuso di farmaci e psicofarmaci è un problema per molti studenti e spesso in passato sono intervenute le ASL nelle scuole per arginare il fenomeno.
La modalità con cui viene messo in atto questo progetto da parte di Pfizer non sembra parlare tanto di informazione quanto di indottrinamento e di manipolazione, con il forte rischio di compromettere il naturale sviluppo del pensiero critico e dell’autodeterminazione dei ragazzi e la salvaguardia della loro identità di soggetti in via di sviluppo, con possibili gravi ricadute sulla loro crescita.
Ci domandiamo per quali ragioni non dovrebbe essere la scuola ad occuparsi dell’informazione scientifica da trasmettere ai propri allievi, avendone tutti i requisiti e il mandato istituzionale, invece di un ente esterno e totalmente estraneo al loro contesto di sviluppo.
Consideriamo, inoltre, che l’approccio scientifico richiede indipendenza da condizionamenti economici e possibilità di contraddittorio. Questi elementi implicano la ricerca di fonti diverse di informazione al fine di maturare un pensiero critico e sono necessari allo sviluppo di una capacità di analisi individuale dei dati proposti. Lo sviluppo di tali capacità rientra tra i compiti della scuola, che non possono essere affidati a chi non può garantire l’imparzialità o addirittura teorizza la necessità di qualsivoglia forma di censura.
L’iniziativa di Pfizer è concomitante all’eliminazione, dal nuovo Codice Deontologico degli Psicologi, dell’obbligo di consenso informato dei genitori per le prestazioni psicologiche non sanitarie nelle scuole. E poiché non è stato chiarito quali soggetti saranno incaricati di recarsi effettivamente nelle scuole e nelle università per le attività di “alfabetizzazione medico-scientifica” previste dal progetto, non ci stupirebbe che in un futuro non troppo lontano anche noi psicologi potremmo essere coinvolti in analoghi compiti di indottrinamento, senza la necessità di alcun consenso informato da parte dei genitori, in nome di quella scienza dei protocolli e delle linee guida internazionali esplicitamente citati nella nuova versione del Codice
Deontologico degli Psicologi.
Per tutte le ragioni sopra esposte, al fine della salvaguardia dei ragazzi e del valore dell’istruzione che viene loro trasmessa, esortiamo la scuola a riappropriarsi del suo fondamentale ruolo educativo, sottraendosi all’ingerenza di corporation private che invadono pesantemente e in maniera aggressiva i luoghi di crescita, anche e soprattutto quando tali proposte potrebbero essere accompagnate da finanziamenti. La salute fisica e psicologica degli alunni va protetta dal rischio di un’esposizione diretta a pressioni indebite da parte delle aziende, a maggior ragione se si autoproclamano espressione imparziale e autorevole del sapere scientifico.
Ci auguriamo che le istituzioni pubbliche e gli Ordini professionali degli Psicologi e dei Medici facciano sentire la loro voce.
Ci dichiariamo disponibili alla possibilità di attivare con Voi un dialogo costruttivo sull’argomento, Vi ringraziamo per l’attenzione e Vi invitiamo a diffondere il presente Comunicato ai docenti del vostro istituto.
Ci riserviamo di inviarVi nuovamente il documento nei prossimi giorni, con le firme di
tutti coloro che via via lo stanno sottoscrivendo.
Cordialità.
Dr.ssa Luisa Benedetti - Psicologa, Veneto, Comitato Nazionale Psicologi EDSU
Dr.ssa Silvana Bonanni - Psicologa Clinica, Lombardia, Comitato Nazionale
Psicologi EDSU
Dr. Adriano Carità - Psicologo e Psicoterapeuta, Lombardia, gruppo Psicologi per le
Libere Scelte e la Deontologia
Dr.ssa Clara Curtotti - Psicologa e Psicoterapeuta, Comitato Nazionale Psicologi
EDSU
Dr. Mario D’Andreta - Psicologo e Consulente per lo sviluppo organizzativo,
Comitato Nazionale Psicologi EDSU
Dr.ssa Katia Di Ciommo - Psicologa e Psicoterapeuta, Piemonte
Dr.ssa Simona Di Stefano - Psicologa e Psicoterapeuta, Lazio
Dr.ssa Felicia Firpo - Psicologa e Psicoterapeuta, Liguria, Associazione
ContiamoCi!
Dr.ssa Miriam Gandolfi - Psicologa e Psicoterapeuta, Alto Adige, Responsabile
scientifico di Officina del Pensiero Bolzano-Trento
Dr.ssa Nakissa Amir Golestani - Psicologa e Psicoterapeuta, Coordinamento
SinergEtica - Movimento di Libera Psicologia
Dr.ssa Flavia Longo - Psicologa Clinica, Iscritta all’Albo degli psicologi della
provincia di Trento
Dr.ssa Barbara Lucidi - Psicologa, Lazio, Responsabile Nazionale della Consulta
Psicologi nell’Associazione ContiamoCi!
Dr.ssa Elisa Molino - Psicologa e Psicoterapeuta, Piemonte, gruppo
Coordinamento Psicologi, Psicologi per le Libere Scelte e la Deontologia,
Associazione ContiamoCi!
Dr. Salvatore Davide Mundanu - Psicologo e Psicoterapeuta, Lazio, Comitato
Nazionale Psicologi EDSU
Dr.ssa Lavinia Nera - Psicologa forense, Lazio, Comitato Nazionale Psicologi
EDSU
Dr.ssa Grazia Parente - Psicologa e musicoterapeuta, Bolzano
Dr.ssa Monica Perricone - Psicologa e Psicoterapeuta, Sicilia, Presidente
dell’Associazione DallaStessaParte
Dr.ssa Nadia Fiorenza Rizzolari - Psicologa e Psicoterapeuta, Piemonte
Dr.ssa Antonella Sagone - Psicologa, Lazio, Comitato Nazionale Psicologi EDSU
Dr.ssa Patrizia Scanu - Psicologa e Gestalt Counselor, Piemonte, SinergEtica -
Movimento di Libera Psicologia
Dr. Massimo Soldati - Psicologo e Psicoterapeuta, Lombardia, gruppo Psicologi per
le Libere Scelte e la Deontologia e Comitato Nazionale Psicologi EDSU
Dr. Alessandro Vimercati - Psicologo, Lombardia, Associazione ContiamoCi!
Dr.ssa Monica Zentellini - Psicologa e Psicoterapeuta, Lombardia, gruppo
Psicologi per le Libere Scelte e la Deontologia, Comitato Nazionale Psicologi EDSU
Dr.ssa Alessia Zimei - Psicologa e Psicoterapeuta, Lazio, Associazione
ContiamoCi!
Tra gli psicologi del gruppo Il NO che UNISCE