La Commissione Medico-Scientifica (CMS) indipendente nasce dopo 20 mesi dall’inizio della pandemia da Covid-19 e dopo che, in questo periodo di tempo, sono state prese decisioni ad altissimo impatto sanitario e sociale, in sostanziale assenza di un reale e aperto dibattito sui loro fondamenti scientifici. Attualmente la CMS è composta da: dott. Alberto Donzelli, prof. Marco Cosentino, dott.ssa Patrizia Gentilini, dott. Eugenio Serravalle, dott. Eduardo Missoni, dott. Sandro Sanvenero, dott. Panagis Polykretis, dott. Maurizio Federico.
I valori che proponiamo
Abbiamo fiducia nel fatto che la scienza, libera da interessi e pressioni, sappia risolvere i problemi, non con pregiudizi o esclusioni a priori da parte degli scienziati numericamente prevalenti in un certo periodo, ma basandosi sulla ricerca osservazionale e sperimentale e ricorrendo a validi metodi di indagine, raccolta e analisi dei risultati, verifica periodica degli effetti delle decisioni sanitarie effettuate e comunicazione libera e trasparente delle conclusioni. Restando sempre aperti a rivedere le attuali convinzioni e anche i paradigmi, se nuove osservazioni li mettono in discussione o ampliano le conoscenze.
Ciò trova anche riscontro nell’art. 33 della Costituzione: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, e implica che un dibattito fondato sull’accettazione del metodo scientifico non può essere soppresso, neppure dalle Istituzioni.
Mettere in dubbio, con l’onere della prova, verità date per scontate non è un atteggiamento antiscientifico. Al contrario, qualsiasi censura del dibattito scientifico impoverisce il pensiero scientifico stesso.
Cosa chiediamo
È in questo contesto che la CMS ritiene urgente, sulla base delle competenze dei propri membri e dell’attenta valutazione delle conoscenze ed esperienze che si vanno sviluppando, un tavolo di confronto scientifico, pubblico e istituzionale con il CTS del Ministero della Salute, per trovare soluzioni di efficacia ottimale per uscire dalla pandemia e salvaguardare la salute degli individui e della comunità.
Le nostre proposte
Riteniamo che le strategie di lotta alla covid-19 dovrebbero fondarsi su cinque caposaldi:
1) Prevenzione primaria ambientale, integrata, non solo sostituita, da misure non farmacologiche di Sanità Pubblica (distanze, igiene delle dita delle mani, mascherine in ambienti/contatti a rischio di alte cariche virali)
2) Prevenzione primaria comportamentale evidence-based basata su sani stili di vita (attività fisica, no al fumo, alimentazione salutare, buone relazioni umane…) in grado di ridurre i rischi di Covid e le patologie croniche che ne aumentano la gravità
3) Profilassi vaccinale basata sulle migliori prove disponibili
4) Contrastare cure sbagliate e iatrogene
5) Promuovere terapie, anche precoci, che si mostrano evidence-based, sicure, sostenibili.
Le strategie del Governo oggi sono focalizzate sul punto 3), in modo che intendiamo ridiscutere sulla base delle attuali evidenze. Si dovrebbero inoltre aggiungere anche altri approcci, per avere maggiori garanzie complessive di successo.