Da novembre 2021 la CMSi chiede un confronto scientifico istituzionale, per mettere in discussione con dati e prove scientifiche la parte di politiche sanitarie che riteniamo disfunzionale.
Il confronto, negato sino a poco fa, pare ora finalmente inaugurato con il nuovo Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ma il precipitare di eventi come la rischiata approvazione di una incredibile bozza di Piano di Preparazione e Risposta Pandemica poteva compromettere il futuro, nella inconsapevolezza di gran parte del Parlamento e del Paese.
Il precedente Comunicato 11 della CMSi aveva denunciato la rapida proliferazione di norme internazionali che pretendono la censura sui media e su internet di voci in dissenso dalla narrazione ufficiale, con il fine dichiarato di “proteggere da informazioni false e disinformazione”, e pesantissime sanzioni per chi non si conforma.
Si stenta ad es. a credere che nella Repubblica Francese della “Liberté...” un articolo di legge del Partito di Macron, respinto dal Senato ma poi approvato in Assemblée Nationale, preveda le gravissime sanzioni descritte nell’All. 1 (v. a fine testo): un anno di carcere e € 30.000 di multa per chi induca all’astensione da trattamenti medici o profilattici manifestamente suscettibili di comportare “allo stato delle conoscenze mediche”, conseguenze gravi per la salute... Purtroppo non è solo di un inaudito “obbligo di cura” individuale, ma una gravissima intimidazione. Traspare l’intento di soffocare anche in aree a dir poco controverse un doveroso CONFRONTO SCIENTIFICO, SUPPORTATO DA PROVE, da anni rifiutato anche a gruppi di medici come la CMSi, ben consapevoli del valore delle prove e ben in grado di distinguerle dalle bufale.
Consentiteci di informarvi in contraddittorio in base a dati, fatti e prove: scienza, non disinformazione!
Scarica il comunicato CMSi 12 - I rischi per la sovranità nazionale e la democrazia